Carissimi,
per delle sentinelle l’attesa dell’alba è fondamentale. Nella Bibbia l’immagine dell’uomo vigilante è proprio paragonato alla sentinella che attende lo spuntare dell’aurora. “Ai tempi di Noè – dice l’evangelista – gli uomini pensavano solo a divertirsi, lavorare, trafficare ed abbandonarsi ai loro capricci ed alla realizzazione dei loro desideri. Dio li sorprese con il diluvio e solo Noè e la sua famiglia si salvarono”.
Purtroppo ho l’impressione che anche noi stiamo vivendo un po’ così. È caduta la tensione ideale: si vive alla giornata tra la vasca “rituale” in Via Roma, la scuola sopportata, l’ufficio o la fabbrica con i loro problemi, le panchine della piazzetta, le sere del sabato al bar, una Messa buttata lì “quando me la sento”... I Vespri, il Rosario per la pace, la preghiera, la confessione, l’impegno per gli altri.. Magari posso vantarmi di pensare già al capodanno a Betania: ma forse è più il capodanno che i malati a fare da attrazione. Tanto è vero che di malati o di anziani ne vai a trovare pochi durante l’anno, a cominciare dai tuoi parenti!
Il Signore è vicino: lo stiamo aspettando. Natale non è soltanto la festa di un Bambino che nasce. È la memoria di un Signore che ritorna: e – per dirla con il Vangelo – “troverà ancora la fede nel tuo cuore? E che fede?”.
per delle sentinelle l’attesa dell’alba è fondamentale. Nella Bibbia l’immagine dell’uomo vigilante è proprio paragonato alla sentinella che attende lo spuntare dell’aurora. “Ai tempi di Noè – dice l’evangelista – gli uomini pensavano solo a divertirsi, lavorare, trafficare ed abbandonarsi ai loro capricci ed alla realizzazione dei loro desideri. Dio li sorprese con il diluvio e solo Noè e la sua famiglia si salvarono”.
Purtroppo ho l’impressione che anche noi stiamo vivendo un po’ così. È caduta la tensione ideale: si vive alla giornata tra la vasca “rituale” in Via Roma, la scuola sopportata, l’ufficio o la fabbrica con i loro problemi, le panchine della piazzetta, le sere del sabato al bar, una Messa buttata lì “quando me la sento”... I Vespri, il Rosario per la pace, la preghiera, la confessione, l’impegno per gli altri.. Magari posso vantarmi di pensare già al capodanno a Betania: ma forse è più il capodanno che i malati a fare da attrazione. Tanto è vero che di malati o di anziani ne vai a trovare pochi durante l’anno, a cominciare dai tuoi parenti!
Il Signore è vicino: lo stiamo aspettando. Natale non è soltanto la festa di un Bambino che nasce. È la memoria di un Signore che ritorna: e – per dirla con il Vangelo – “troverà ancora la fede nel tuo cuore? E che fede?”.
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