dalla lettera ai giovani, novembre 2003

Carissimi giovani,
il Papa nel discorso del suo 25mo di Pontificato vi ha ricordato come “la sua speranza”: su di voi ha scommesso ed a voi ha affidato il terzo millennio appena iniziato.
Vorrei fare altrettanto anch’io: ma la modestia della mia fede a volte mi rende difficile il lavoro in mezzo a voi. Tuttavia i sentimenti sono gli stessi, anche se infinitamente più piccola è la mia testimonianza. In questo ultimo mese, l’infortunio che mi è capitato, ha reso precario il nostro impegno formativo negli incontri settimanali. Spero di poterli riprendere a pieno ritmo con la prossima ultima.

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