Giovedì l'ultima messa

La Chiesa casalese in lutto per una morte improvvisa
Don Gigi, venerdì l'improvviso aggravamento
Saranno celebrati stamattina, venerdì, alle 10, i funerali di don Gigi Gavazza, 66 anni, parroco dell’Addolorata, morto alle 7,30 di martedì all’ospedale S. Spirito dove era stato ricoverato venerdì.
La messa sarà presieduta dal vescovo Germano Zaccheo, rientrato nella giornata di giovedì da Loreto. La salma sarà portata poi a Grazzano Badoglio nella tomba di famiglia.
Da tempo il «Dongi» era in condizioni di salute precarie, ma nessuno poteva immaginare che gli eventi precipitassero.
La sua morte ha lasciato increduli tutti coloro che ancora giovedì scorso lo avevano incontrato in parrocchia alla messa serale.
Dopo un periodo di riposo
nella zona di Salsomaggiore e una visita di controllo positiva a Veruno, era rientrato in parrocchia otto giorni fa apparentemente in buone condizioni, tanto che aveva lasciato partire il viceparroco don Taddeo per la Polonia a trovare i genitori.
Invece, venerdì sono subentrati gravi problemi di glicemia, tanto che sabato mattina alle 6 in autoambulanza è stato ricoverato in ospedale.
La situazione è apparsa subito grave e nel pomeriggio è stato trasferito nel Reparto di Terapia Intensiva. Il cappellano del Santo Spirito don Mario Margara, al pomeriggio alla presenza dei famigliari gli ha amministrato l’Olio degli infermi. Mons. Zaccheo la domenica e il vicario generale don Antonio Gennaro lunedì gli avevano fatto una visita, trovandolo assopito sotto sedativi.
Si era risvegliato nella notte di lunedì, e aveva commentato perfino: «State a vedere che anche questa volte ce l’ho fatta». Invece la morte è sopraggiunta alle 7,30 di martedì.
Nel pomeriggio, nella chiesa dell’Addolorata, gremita di persone, è stata celebrata una messa a suffragio dal vicario don Gennaro, insieme a don Paolo Busto e don Alessandro Giganti.
Mercoledì è rientrato dalla Polonia il viceparroco don Taddeo; in serata e giovedì è stato recitato il rosario.
Don Gigi, coordinatore della Pastorale diocesana per i problemi sociali e del lavoro, nelle settimane scorse aveva lavorato alla presa di posizione della Diocesi in merito alla vicenda Rotomec.
Noto anche il suo impegno a favore dell’integrazione e del dialogo con gli immigrati: a Borgo Ala, ha dato un contributo notevolissimo a migliorare una situazione che anni fa appariva particolarmente tesa, con un’opera instancabile, condotta senza clamori ma con grande effi cacia. E anche da molte altre parrocchie, quando si presentava qualche problema particolare, si sapeva che il «Dongi» era la persona giusta.

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