dalla lettera per il rinnovo del Consiglio Pastorale, gennaio 2004

Quante volte, scrivendovi in questi anni, ho parlato a voi della parrocchia come di una famiglia allargata in cui ciascuno di noi ha delle responsabilità ed è coinvolto in questa meravigliosa avventura del costruire il Regno di Dio.
“Sì – dirà qualcuno di voi – con tutte le grane che ci sono: le guerre, Parmalat, la rissosità dei Governi e dei partiti, l’Euro, i prezzi alle stelle, le difficoltà a tirare avanti... E tu ci parli del Regno di Dio?!”.
E’ vero: ma di che cosa potrei parlarvi se voglio ridonarvi la speranza?
Dobbiamo arrenderci e stare qui a continuare a lamentarci? Ci sono stati momenti molto più brutti di questi: penso a quelli di noi che hanno vissuto i duri anni dell’ultima guerra ed i difficili anni della ricostruzione, penso ai tanti immigrati della nostra parrocchia che agli inizi degli anni cinquanta sono partiti dai loro paesi con la valigia di cartone e solo un briciolo di speranza e penso agli ultimi immigrati dai paesi del Mediterraneo che, con fatica, lontano dalle loro terre e dai loro cari, stranieri non sempre bene accolti, stanno costruendo un futuro a sè ed ai loro cari.
E’ anche così che cresce il Regno di Dio.

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