Il saluto dei giovani al funerale

Carissimo donGi,

come giovani della parrocchia vogliamo rivolgerti oggi questa sola parola: GRAZIE.

Grazie per l’esempio, gli stimoli e le provocazioni che in questi anni non ci hai fatto mai mancare; non sono mai stati semplici gli obiettivi che ci hai proposto perché, come ripetevi spesso, noi dobbiamo imparare a volare alto.

Qualcuno di noi in questi giorni vivendo il pellegrinaggio a Loreto ha sentito queste parole: «Se nella tua vita vuoi tracciare un solco diritto lega il tuo aratro ad una stella»; tracciare un solco, essere punto di riferimento per i nostri coetanei, essere le “sentinelle del mattino”. Così ci chiamavi da quando il Papa a Tor Vergata si era rivolto a noi in questo modo; non un’etichetta, ma il nostro impegno quotidiano di cristiani per difendere la pace e per non rassegnarci ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro.

Nell’adesione a questo “progetto” tante volte siamo entrati in difficoltà; tutti hanno avuto qualche esitazione, qualche sbandamento; qualcuno non se l’è sentita di continuare in questo cammino…ma tu non ti sei abbattuto; non ci ha facilitato la strada, non hai spostato il traguardo, hai continuato a puntare lì.

Per questo invochiamo la Madonna Addolorata, che tu hai sempre amato, perché, come hai fatto tu con perseveranza, continui ad indicarci Gesù; la Stella a cui vogliamo legare l’aratro della nostra vita per tracciare un solco dritto e profondo.

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