dalla lettera del Parroco “Buona Pasqua! – Giubileo 2000”, aprile 2000

Carissimi parrocchiani,
il mio auguro di Pasqua vi coglie nel mezzo della vostra vita di tutti giorni: vita fatta di gioie e di dolori, di delusioni e di speranze.
Era la vita anche di quella cittadina di Gerusalemme, che aveva assisstito nel giro di otto giorni ad un ingresso da Re di quel Maestro di Galilea di nome Gesù e poi Lo aveva visto condannare a morte come un malfattore qualche giorno dopo. Come sono strani gli umori della folla! Prima gli - Hosanna - e poi i - crocifiggilo -: succede anche a noi di essere cristiani quando le cose vanno bene e poi di voltare la schiena al Signore, appena c’è vento contrario.

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