dalla lettera del Parroco “Le braccia larghe della Mamma”, settembre 2000

L’accoglienza dei giovani jugoslavi in viaggio per Roma. Una cinquantina di giovani serbi della Voivodina hanno chiesto l’ospitalità per quattro giorni. Stavano andando a Roma per il Giubileo e si sono fermati in Diocesi con duecento polacchi per un momento di condivisione e di amicizia tra Chiese sorelle. Alcune famiglie della parrocchia e le mamme ed i giovani dell’oratorio ne hanno ospitati una trentina! Posso confessarvi di essere stato emozionato dall’affetto con cui i giovani hanno accolto i giovani che parlavano una lingua a noi del tutto sconosciuta e la generosità “totale” con cui alcune mamme si sono messe a disposizione per le colazioni e pranzi e le cene. Ed altre famiglie hanno portato le torte ed alcuni mi hanno offerto dei soldi… L’ultima sera, dopo che siamo andati a salutare i nostri ragazzi che partivano per Roma (e agli jugoslavi sembrava che partissero dei fratelli e delle sorelle) nella festa d’addio ci hanno confessato commossi di avere trovato un “popolo” bello e buono!

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