Noi non consideriamo altro Dio se non il Dio dei nostri padri, il Dio di Gesù: il Dio che “ci sta” ad essere con noi e per noi sempre – nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, tutti i giorni della nostra vita. In un suo romanzo Wiesel – sopravissuto ad Auschwitz – racconta che, disperatamente interrogato da un compagno di prigionia “Dove è Dio?” indica le tre forche su cui sono stati impiccati tre prigionieri, tra i quali un ragazzino che, scalciando nel vuoto, non riesce a morire. “Non lo vedi? Dio è lì, in quel bambino…” Non si capisce il male, la sofferenza se non c’è Dio che “ci sta” fino a quel punto!
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