dagli spunti per la meditazione personale per la III domenica di Quaresima, 19 marzo 1995

Noi non consideriamo altro Dio se non il Dio dei nostri padri, il Dio di Gesù: il Dio che “ci sta” ad essere con noi e per noi sempre – nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, tutti i giorni della nostra vita. In un suo romanzo Wiesel – sopravissuto ad Auschwitz – racconta che, disperatamente interrogato da un compagno di prigionia “Dove è Dio?” indica le tre forche su cui sono stati impiccati tre prigionieri, tra i quali un ragazzino che, scalciando nel vuoto, non riesce a morire. “Non lo vedi? Dio è lì, in quel bambino…” Non si capisce il male, la sofferenza se non c’è Dio che “ci sta” fino a quel punto!

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